L'importanza del risparmio energetico

Il pacchetto Clima-Energia (detto anche strategia “20-20-20"), attraverso una serie di norme, ha stabilito, per l'Unione Europea, tre obiettivi da raggiungere entro il 2020:
1. ridurre del 20% i gas responsabili dell'effetto serra;
2. ridurre i consumi energetici del 20% aumentando l'efficienza energetica;
3. soddisfare il 20% del fabbisogno energetico con energie rinnovabili.

Ritenendo che questi paletti non siano ancora sufficienti per arginare il problema del riscaldamento globale sono già stati fissati anche gli obiettivi da raggiungere entro il 2030.

 

Il quadro per il clima e l’energia 2030 fissa tre obiettivi principali da conseguire entro l'anno indicato:

1. ridurre del 40% i gas responsabili dell'effetto serra;
2. ridurre i consumi energetici del 27% aumentando l'efficienza energetica;
3. soddisfare il 27% del fabbisogno energetico con energie rinnovabili.

Perchè parlo di queste cose? Semplice...

Gli edifici sono responsabili del 40 % del consumo globale di energia nell’Unione.  Pertanto, la riduzione del consumo energetico e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili nel settore dell’edilizia costituiscono misure importanti e necessarie per ridurre la dipendenza energetica dell’Unione e le emissioni di gas a effetto serra (dalla Direttiva 2010/31/UE ).

Il consumo medio di energia per il riscaldamento degli edifici in Europa si aggira intorno a 150-160 kWh/mq (circa pari a 15-16 litri di gasolio a per metro quadrato all'anno).

Per ridurre il consumo energetico ci sono molte possibilità, ad esempio la sostituzione dei serramenti, o la coibentazione delle superfici disperdenti, o ancora il cambio del generatore di calore con nuovi apparecchi ad alto rendimento. Attuando la maggiorparte degli accorgimenti è possibile realizzare edifici definiti NZEB (Near Zero Energy Building) che hanno consumi inferiori ai 30 kWh/mq; in altre parole un risparmio energetico ed economico dell'80% circa.

Curando minuziosamente i dettagli, sia durante la progettazione che durante la costruzione, è possibile realizzare nuovi edifici, ma anche ristrutturarne esistenti, classificati come case passive. Una casa passiva ha un consumo energetico annuale inferiore ai 15 kWh/mq, che comparato al consumo energetico medio equivale ad un risparmio di circa il 90%. Questo fabbisogno, essendo estremamente contenuto, può essere facilmente soddisfatto sfruttando gli apporti solari, permettendo quindi di realizzare edifici privi di impianti di riscaldamento e/o di raffrescamento.

 

PassivHaus

Siamo rimasti affascinati dal concetto di edificio NZEB e di casa passiva, e abbiamo voluto approfondire e specializzarci in questa materia. Per questo motivo lo scorso anno abbiamo frequentato il corso organizzato da Zephir Passivhaus Italia (unico istituto italiano ufficialmente accreditato dal Passivhaus Institut) per la progettazione e costruzione di case passive certificate per l'appunto dal Passivhaus Institut.

Zephir Passive Hause

Libertà dei materiali

Capita spesso di associare le case passive alle case in legno, ed è un errore commesso abbastanza comunemente. Io stesso, prima di approfondire l'argomento vivevo in questa convinzione; in realtà invece, realizzare una PassivHaus non implica l'impiego di materiali specifici, ma anzi, è facoltà del committente e del progettista individuare i materiali più idonei, è pertanto ammesso l'impiego di cemento armato, blocchi in laterizio, muri in pietra, pannelli in legno, tant'è vero che è possibile trasformare in una casa passiva anche edifici storici esistenti.

Va detto che, per realizzare questa tipologia di edifici ad altissime prestazioni energetiche, oltre ad una progettazione estremamente attenta, è necessario tra le altre cose, montare ottimi serramenti, realizzare coibentazioni di  qualità e per ultimo, ma non meno importante, installare la VMC (ventilazione meccanica controllata).

Se volete avere maggiori informazioni siamo a vostra disposizione; contattateci senza impegno.