Ai fini del risparmio energetico qual è l’intervento più efficace?
Domanda:
Per limitare il consumo energetico di un edificio esistente qual è l’intervento solitamente più efficace?
a) Sostituire il generatore di calore
b) Sostituire i serramenti
c) Isolare le superfici disperdenti
d) Altro
Risultati:
I risultati, basati sulle risposte che avete fornito, dicono che l’intervento più efficace ai fini del risparmio energetico di un edificio esistente è:
a) Sostituire il generatore di calore secondo il 6% dei partecipanti;
b) Sostituire i serramenti secondo il 28%;
c) Isolare le superfici disperdenti secondo il 64%;
d) Altro per l’ 2%.
Risposta giusta:
Premettiamo che per determinare quale sia l’intervento che offre i migliori risultati in termini di costi/benefici è necessario analizzare nello specifico ogni singolo caso. E’ comunque possibile affermare che per la maggior parte dei casi riguardanti edifici storici, l’intervento che offre il maggior beneficio in termini di consumi con tempi di ritorno dell’investimento più brevi è rappresentato dall’isolazione delle superfici disperdenti.
Analizzando singolarmente le opzioni di risposta, in maniera piuttosto semplificata e speditiva, è possibile stimare che:
– la sostituzione di un generatore di calore con uno più efficiente condensazione, riduce il consumo energetico in funzione dei rendimenti della vecchia e della nuova caldaia. L’ordine di grandezza dei rendimenti di una caldaia installata attorno agli anni 90 ed una di ultima generazione sono rispettivamente attorno all’85% e al 94%. Installando una nuova caldaia a condensazione può essere quindi prodotto circa il 9% in più di energia, che comporta un potenziale risparmio di circa il 10,6%(*).
– la sostituzione dei serramenti, ipotizzando di mantenere lo stesso materiale del telaio, il miglioramento è legato alle capacità energetiche del vetro. Un doppio vetro (4+6+4) privo di trattamenti per l’abbassamento dell’emissività ha una trasmittanza Ug di circa 3,0 W/mq K, un doppio vetro basso emissivo ha un Ug di circa 2,3 W/mq K ed un triplo vetro basso emissivo (4+6+4+6+4) ha un Ug di circa 1,1 W/mq K. Il risparmio energetico, tenendo conto anche dei dettagli costruttivi del telaio dei nuovi serramenti (più curati rispetto a quelli più datati), può essere superiore al 52%(*).
– l’isolazione delle superfici disperdenti. Analizzando ad esempio un edificio con murature realizzate in pietra è possibile osservare che allo stato originale la trasmittanza delle pareti è prossima a 2,10 W/mq K. Realizzando un cappotto di 12 cm in EPS è possibile abbassare la trasmittanza a circa 0,25 W/mq K, rientrando pertanto nei requisiti minimi imposti richiesti dalla normativa. Il risparmio è di circa l’88%(*).
Soffermandoci su quest’ultimo valore, ma lo stesso discorso è valido anche per i serramenti, ci preme chiarire che esso non si riferisce ai consumi globali dell’edificio. La percentuale riportata rappresenta il miglioramento energetico delle sole pareti, in altre parole significa che le pareti con la coibentazione disperderanno l’88% in meno di energia rispetto alle stesse pareti senza isolazione. Considerata poi l’ampia superficie delle pareti è evidente che il beneficio in termini globali risulta essere un aspetto importante.
(*) I valori percentuali di risparmio riportati sono del tutto indicativi in quanto per la loro esatta determinazione è necessaria un’analisi molto più approfondita e dettagliata.